D’ORAZIO PIERO
Piero Dorazio è nato nel 1927 a Roma. Si laurea in Architettura. Nel 1946 entra a far parte del Gruppo Arte Sociale, ma ben presto si discosta dalla tesi del realismo socialista abbracciando più volentieri l’astrattismo. Nel 1947 entra a far parte del gruppo Forma 1, nel quale spicca tra i maggiori esponenti per le sue eccellenti doti artistiche. I partecipanti al gruppo ‘’Forma 1’ si proclamavano ‘’formalisti e marxisti’’ in opposizione alle posizioni del realismo e del naturalismo sociale. Nelle opere di Forma 1 viene eliminato il senso simbolico e psicologico. Dal 1950 sperimenta esperienze in altre città: Parigi, Praga, Harvard, Berlino. Vive per un periodo a New York e scrive articoli per la rivista ‘’Art Digest’’. Dal 1960 al 1970 diviene dirigente del Dipartimento delle Belle Arti dell’Università della Pennsylvania. Espone alla Biennale di Venezia nel 1960, 1966 e 1988. Espone in tutto il mondo in importanti musei e gallerie. Nel 1985 si fa conoscere anche in Giappone. Tra il 1993 e il 1999 si occupa del progetto per eseguire 50 mosaici di artisti internazionali per la metropolitana di Roma. Muore nel 2005. Dorazio è fedele alla constatazione che ‘’ogni quadro ha origine da un altro quadro’’, con ‘’tre passi avanti e due indietro’’. La struttura delle strisce di colore sembra chiudersi su se stessa, quasi a seguire un percorso mediatico e mnemonico, in un metaforico microcircuito dello spirito. Le opere di Piero Dorazio sono strumenti di meditazione volta ad ispirare una serenità dinamica e libera dalle urgenze contingenti. Secondo l’artista: l’arte riflette ‘’l’armonia dell’universo nei moti dell’animo umano. Perciò l’arte astratta o concreta rivela lo spirito della realtà attraverso i mezzi d’espressione artistica in un oggetto altrettanto reale e vivente che è il quadro’’.