GRIMALDI PAOLO

 

Paolo Grimaldi nasce il 20 Gennaio a Trieste sotto il segno dell’Arte. Il padre infatti è editore di libri d’arte e di preziose monografie dei grandi Maestri dell’Ecole de Paris (Chagall, Mirò, Picasso, Modigliani, Matisse). Egli porta con sé il giovane Paolo nei suoi viaggi in Europa, negli studi degli artisti e nei musei, educando la sua sensibilità all’Arte. Inizia così il suo amore per il disegno, copia e copia Andrea del Sarto, detto Andrea senz’errori per la sua perfezione, il Perugino, il Durer per le sue incisioni. Intanto frequenta alcune stamperie d’arte, dove impara a realizzare serigrafie, litografie ed acqueforti. Seguendo l’istinto di libertà, comune a molti artisti, terminati gli studi scientifici, parte per la Spagna. Si ferma prima a Malaga, poi a Marbella, dove frequenta gli studi degli artisti spagnoli, ed inizia a fare ritratti su commissione. Si ferma così per sei mesi, durante i quali inizia lo studio della psicologia della figura. Rientrato in Italia, decide di dedicarsi completamente alla pittura. Riprende lo studio delle tecniche pittoriche dell’Arte classica, elabora uno stile personale, approfondisce lo studio del colore. Viaggia in Svezia. Si ferma a Göteborg per alcuni mesi, dipinge un ciclo di quadri astratti in bianco-nero-oro. Si trasferisce stabilmente in Umbria. In breve tempo si fa conoscere come ritrattista ed esegue un gran numero di ritratti, ricevendo commissioni private da molte città italiane. Gira per città medioevali, traccia i percorsi ideali d’arte di Pinturicchio, Giotto, Piero della Francesca, dei Lorenzetti, e unendoli ai luoghi del loro passaggio, elabora alcune composizioni architettoniche dove memoria e sogno convivono con la realtà e l’apparenza. Da questo momento in poi dipingerà esclusivamente monumenti ed edifici dell’onirico, che chiamerà ” Borghi Onirici “. Studia una personale tecnica pittorica utilizzando come supporto la tavola su cui stende impasti materici di polvere di marmo, stucco e colla. Come colore usa la tempera, che prepara da sé, e l’olio, utilizza la foglia d’oro e d’argento, seguendo la tecnica della doratura in uso nel Trecento, la cera come finitura finale. Vive e lavora a Spello in Umbria.