TURCATO GIULIO
Nasce a Mantova nel 1912 e muore a Roma nel 1995. Si trasferisce a Venezia nel 1925 dove frequenta il Liceo artistico e la Scuola Libera del Nudo. Realizza i primi dipinti e partecipa a una mostra collettiva (1932). Nel 1934, durante il servizio militare a Palermo, avverte i primi sintomi di una malattia polmonare che segnerà la sua esistenza. Stabilitosi a Milano nel 1937, è spesso malato, gira per ospedali ma riesce a esporre in una prima personale. Dal 1943 vive a Roma. Pur impegnato nella Resistenza, continua a dipingere. Nel 1945, assieme a Prampolini, Fazzini, Jarema, Savelli, Mafai, Corpora, Consagra, Perilli, costituisce l’Art Club e presenta sue opere alle Gallerie Il Pincio, del Secolo, San Marco. Sottoscrive il manifesto della Nuova Secessione Artistica Italiana. Va a Parigi con Carla Accardi, Consagra e Sanfilippo con i quali, unitamente ad Attardi, Dorazio, Guerrini e Perilli dà vita al gruppo Forma 1. Nel 1947 espone alla Galleria La Spiga di Milano. Turcato entra nel Gruppo degli Otto (nato da una scissione del Fronte), che teorizza l’astrattismo informale. L’opera Miniera gli frutta un premio alla Biennale di Venezia. Dipinge opere di interesse politico. Dal 1950 al 1970 viaggia in quasi tutto il mondo. Fra i cicli di opere, si segnalano gli Arcipelaghi, i Paesaggi lunari, gli Itinerari in gommapiuma, i Cangianti. Espone con personali in tutto il mondo, tra cui le rassegne Documenta di Kassel e la Biennale di San Paolo. Fra i musei, è al MoMa di New York, al Pac di Milano, alla Staatsgalerie Moderner Kunst di Monaco, al Musée de l’Athenée di Ginevra, al Philadelphia Museum of Art e in molti altri.