ROTELLA MIMMO

 

Mimmo Rotella nasce a Catanzaro nel 1918. Dopo gli studi all’Accademia di Belle Arti di Napoli, un primo periodo di ricerca astratta ed un soggiorno negli Stati Uniti, alla fine degli anni Cinquanta si trasferisce a Roma dove compone poemi fonetici smettendo di dipingere. Qui, più tardi, comincia ad osservare l’anima pubblicitaria della città italiana, ovvero ciò che resta della comunicazione urbana, quando i manifesti si accumulano indistintamente l’uno all’altro. Esce di notte e, nelle vie di Roma, preleva furtivamente interi manifesti, parti di muro scrostato o cartelloni, cosicché, nel 1953nascono i primi décollage, tecnica caratterizzata dallo strappo dei manifesti pubblicitari affissi nelle strade i cui frammenti sono incollati sulla tela utilizzando sia il recto che il verso dei manifesti e giocando sui diversi effetti cromatici di questa doppia possibilità. Dal 1958 comincia a realizzare décollage con immagini chiaramente leggibili. Negli anni successivi perfeziona la sua tecnica che diventa collage double décollage, manifesti strappati, incollati su tela e di nuovo strappati.  Questa tendenza termina nella serie ‘’Cinecittà’’ e in quella dedicata alle stelle del cinema e a personaggi famosi. Sono degli anni sessanta e seguenti i lavori dedicati alle affiches del cinema mondiale con i volti dei grandi miti di Hollywood. Nel 1961 aderisce al gruppo ‘’Nouveau Réalisme’’ di Pierre Restany e si trasferisce a Parigi nel 1964 dove lavora sulla definizione di una nuova tecnica: la Mec Art con cui realizza opere servendosi di procedimenti meccanici su tele emulsionate. Continua la sperimentazione con la serie ‘’Artypo’’ prove di stampa tipografiche scelte e incollate liberamente sulla tela; con la serie ‘’Plastiforme’’, manifesti strappati posti su supporto di poliuretano con l’intento di conferire loro una dimensione tridimensionale; con le ‘’Coperture (Black)’’ manifesti pubblicitari ricoperti da fogli occultano l’immagine sottostante. Torna alla pittura alla metà del decennio con il ciclo ‘’Cinecittà 2’’ in cui riprende il tema del cinema affrontato in tele di grandi dimensioni e con la serie ‘’Sovrapitture’’ su décollage e su lamiera: questi interventi pittorici su manifesti lacerati e incollati su pannelli metallici caratterizzano la stagione più recente dell’artista. La sua opera è segno di una nuova complessità nel vedere che è ormai, più che altro, un intuire, un completare attraverso interpolazioni e inferenze, una realtà sempre più frammentaria e imparziale. È rappresentativa di quel linguaggio moderno fatto di avanspettacolo, cinema e politica indissolubilmente intrecciati. I manifesti di rotella sono il risultato di un continuo incontrarsi tra sacro e il profano, utile e dilettevole, tra l’amore per le cose di tutti i giorni e la manipolatoria interpretazione personale. Oltre alle principali mostre di Nouveaux Réalistes e a più di cento esposizioni personali in Italia e all’estero, l’artista ha partecipato ad importanti rassegne nazionali ed internazionali, a numerose edizioni della Biennale di Venezia e della Quadriennale di Roma, alle Biennali Internazionali di San Marino, di San Paolo del Brasile ed alla Biennale internazionale di arte Moderna di Tokyo. Nel 1992 ha ricevuto da parte del Ministro della Cultura francese, Jack Lang, il titolo di ‘’Officiel des arts et des Lattres’’. Nel 1996 l’inaugurazione di una sua mostra, primo caso in Italia, viene diffusa on line su internet. Nel 2001 Pierre Restany cura la sua personale al Museo di Palazzo Lanfranchi a Pisa. Harald Szeeman lo invita a partecipare alla Biennale di Venezia nel 2001 con una Sala personale nella sezione Italia e con un’opera dal titolo ‘’Islam’’. Nel 2002 Genova gli dedica una mostra personale al Museo di Villa Croce e lo incarica di creare un’opera da utilizzare come simbolo per le celebrazioni di Genova Capitale Europea della Cultura nel 2004. Nello stesso anno è insignito dal Presiedente della repubblica Carlo Azelio Ciampi, della Medaglia d’oro per la Cultura della Repubblica Italiana. Nel 2006 muore a Milano.